Con largo anticipo sulla data anniversaria, che cadrà a novembre, dichiaro aperto l’Anno Manganelliano. Lo faccio subito, onde precedere gli strombazzamenti e gli osanna che promulgheranno questo appena iniziato 2022 come l’Anno Pasoliniano. Certo Giorgio Manganelli è meno popolare e meno mitizzato di Pasolini, ha coperto meno generi artistici (poeta con ritegno, non è mai stato ch’io sappia regista di cinema), non è assurto per nulla a “maestro di vita”. E tuttavia molto più “corsaro” è stato nel campo della scrittura e fondamentale addirittura per le sorti, qui da noi, di quello che più volte in questo blog è stato definito “il romanzo anomalo” – che poi è come dire, essendo la finzione narrativa genere principe di un certo “immaginario collettivo”, che è stato ancor più scandaloso.
Mettersi sotto il segno di Manganelli significa allora dedicare l’anno entrante alla riflessione sugli usi e abusi della narrativa; nonché cominciare, ancora prima del 2023, a ripensare convintamente la nozione di avanguardia. Continua a leggere Apertura dell’Anno Manganelliano
Archivi tag: Romanzo anomalo
Seminario sul romanzo anomalo
Il ciclo di seminari della LUNA dedicato al romanzo anomalo si è concluso con una seduta volta a tirare le somme dei precedenti incontri e a discutere in generale il problema di una narrativa “non allineata”, sia nell’ambito della storia del romanzo che a proposito dell’interrogativo sulla situazione attuale della letteratura.
Chi volesse ascoltare l’intero dibattito lo trova caricato qui:
Seminario su Petrolio di Pasolini
Tra le vie del romanzo anomalo, questa volta il seminario ha affrontato Petrolio, il testo incompiuto di Pier Paolo Pasolini. Un romanzo non-romanzo, rimasto allo stato di abbozzo, ma molto probabilmente affetto nel suo dna dal demone della dispersione. Il dibattito si è soffermato soprattutto sulle questioni della frammentarietà, dell’allegorismo e della metaletterarietà. Chi volesse ascoltare la discussione, trova qui la registrazione:
Seminario su Il pasticciaccio di Gadda
I seminari della LUNA continuano ad esplorare i territori del “romanzo anomalo”. Questa volta è toccato a Carlo Emilio Gadda e al suo testo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana normalmente nominato, per farla breve, Il pasticciaccio. L’operazione narrativa gaddiana, a prima vista, appare abbastanza normale, possiede un’ambientazione storica ed è costruita come un romanzo giallo con relativo detective. Tuttavia, basta aprire una pagina a caso per rendersi conto di quanto sia anomalo il linguaggio, che parte per la tangente con una mescolanza di lingua e dialetti, una sovrapproduzione lessicale, e acrobatiche costruzioni sintattiche e sonore.
Il seminario è disponibile in registrazione per chi volesse seguire la presentazione e il dibattito:
Palladini: i virus sognano gli uomini
Questo libro era in qualche modo “obbligatorio”. Tanto Marco Palladini ha insistito sul tema del virus (vedi anche la monografia a lui dedicata da Ilenia Appicciafuoco, Nei sentieri della linguavirus), usando il termine per indicare una scrittura ribelle, da infiltrato nei generi letterari e da cronista del dissolvimento sociale, che non poteva ora mancare un confronto con il virus clamoroso che da un anno a questa parte ha ristretto ‒ e ancora restringe mentre scrivo ‒ le nostre esistenze e il mondo intero. Ecco dunque il risultato: I virus sognano gli uomini, edito da Ensamble nella collana diretta da Plinio Perilli che firma la postfazione.
Un romanzo della pandemia, al pari di quelli che si aspettano a iosa? La strada scelta da Palladini lo distingue, intanto, fin dall’inizio dal banale resoconto diaristico per la scelta di narrare in terza persona, dando volto a un personaggio chiamato Lafcadio Morriconi (che compensa la ricercatezza del nome proprio con il cognome popolaresco) e quindi conservando una “riserva di distanza”, malgrado si ritrovino nell’eroe molti dei movimenti di pensiero dell’autore, però insieme ad elementi non coincidenti che lo differenziano. Continua a leggere Palladini: i virus sognano gli uomini
Seminario su Il codice di Perelà di Palazzeschi
I seminari della LUNA sul “romanzo anomalo” sono entrati nel vivo con l’incontro dedicato a Il codice di Perelà di Aldo Palazzeschi. Per quanto l’autore fosse legato alla temperie dell’avanguardia futurista, il suo testo si dimostra assolutamente indipendente e però non meno, anzi, più radicale (tanto che Palazzeschi può essere considerato un’alternativa di avanguardia al Futurismo).
Lo svolgimento del seminario può essere ascoltato o riascoltato qui:
Continua a leggere Seminario su Il codice di Perelà di Palazzeschi