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Seminario “Critica della critica”: Montale e l’allegoria in Luperini e Guglielmi

Sotto il titolo “Montale e l’allegoria”, i seminari del ciclo “Critica della critica” hanno toccato le conseguenze e gli esiti dell’uso della nozione di allegoria, un tipo di approccio che si è diffuso in coincidenza con l’affermazione del pensiero di Walter Benjamin, ma non sempre in modi precisi e chiari, soprattutto relativamente alla differenza con il simbolo e alla rinnovata configurazione dell’allegoria nella modernità rispetto all’accezione tradizionale. I critici che ci hanno guidato in tali questioni piuttosto intricate sono stati Romano Luperini e Guido Guglielmi, ripresi nei loro principali saggi su Montale.
Il seminario può essere seguito da questo link:

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E l’intenzione dell’autore?

Un pregiudizio molto tenace nelle cose letterarie è quello che vi vede una esigenza “espressiva”. Poesia o prosa che sia, l’importante è che ci sia sempre dietro un qualcuno che ha sentito il bisogno di dire e di dire agli altri qualcosa che lo riguarda profondamente. Nello scritto una interiorità intima si è estrovertita, quasi per forza propria. Da ciò discende l’idea di leggere per fare la conoscenza di un autore/autrice, che ha posto la sua identità personale in primo piano rispetto alle questioni di modo, stile o scrittura. L’autore/autrice diventa indispensabile: infatti, cosa servirebbe partecipare alla vita di qualcuno che non si sa chi è? Per fortuna, i testi anonimi sono rari e gli stessi pseudonimi appaiono più che altro una trovata pubblicitaria, per scatenare accanite ricerche. E però c’è da chiedersi: cosa cambia se l’autore è un altro? Cosa cambia se si scoprisse che Shakespeare era John Florio o che Elena Ferrante è un maschio? Per giunta, l’industria editoriale ha incentivato gli interventi di editing, per cui una parte di quella espressione autoriale presunta autentica potrebbe essere parto dell’editor. Allora: con chi stiamo empatizzando qui?
A volte, è vero, l’intenzionalità dell’autore è stata enunciata nero su bianco, nei casi di poetica esplicita. Ma anche in questo caso può insinuarsi il dubbio: fino a che punto la dichiarazione dell’autore fa testo? Personalmente sono portato ad apprezzare l’autore consapevole, che sa quello che fa, ma non è possibile che tenga sotto controllo tutti gli effetti. Se così fosse, la critica potrebbe essere congedata; invece l’interprete può vedere meglio dell’autore, non fosse altro per la distanza temporale che gli consente di capire il rapporto tra l’epoca del testo e il nuovo presente dell’interpretazione che non poteva essere previsto nelle intenzioni di partenza. Continua a leggere E l’intenzione dell’autore?

I seminari della LUNA: introduzione all’allegoria

I seminari della LUNA sono ripresi, ancora sulla piattaforma Zoom, con una introduzione sul tema dell’allegoria, che poi sarà oggetto dei successivi incontri, da qui alla fine dell’anno. Preventivamente la nozione di allegoria è stata messa a fuoco in tutti i suoi risvolti e addentellati, confrontandola con il realismo, l’estetica, il simbolo, l’avanguardia, nonché con le stesse divisioni interne tra allegoria dalla parte dell’autore e dalla parte dell’interprete, personificazione in senso stretto e allegoria in senso stretto, ecc., tenendo sempre presente il dibattito passato e recente. Per chi volesse, ecco la registrazione del seminario:

https://youtu.be/bWBO-53y_xE

Si comunica che il prossimo seminario, previsto per il 14 ottobre prossimo, sempre alle ore 17, verterà sul testo di Gian Pietro Lucini, Monologo del Don Juan. Il testo verrà fornito anticipatamente a tutti gli interessati

30/09/2020

Jameson e l’allegoria 2

Continua con questa seconda puntata la discussione sull’allegoria a partire dal libro di Fredric Jameson, Allegory and Ideology. La prima puntata ha riguardato soprattutto la distinzione tra la personificazione (che è semplificatrice e porta a immagini stereotipate) e l’allegoria a “quattro livelli”, che è, invece, secondo l’autore, polisensa e creativa.

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Interpretazione e produzione

Nella lunga storia dell’allegoria si sovrappongono due linee diverse, una creativa e l’altra interpretativa. La linea creativa è quella dell’allegorista che usa la fantasia per rappresentare un’idea attraverso un personaggio, un animale, un oggetto, costruendo un mondo “impossibile”, in buona misura irrealistico. La linea interpretativa è quella dell’esegesi: c’è un testo che non si addice più alla cultura attuale, ma che non può essere abbandonato, ecco allora che l’interpretazione allegorica lo adatta al nuovo contesto (così fecero i greci con Omero e i cristiani con l’Antico Testamento). Nella situazione moderna, in cui le allegorie sono per lo più immagini enigmatiche “senza chiave” esplicita (per esempio, i dipinti di Bosch o i racconti di Kafka), l’allegoria sembra tornare in mano all’interpretazione, quindi con alto rischio di arbitrarietà, cioè di vedere qualcosa che l’autore non aveva per niente in mente.

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Seminario 3: Le dimostrazioni della poesia

Il terzo seminario della LUNA si è svolto ieri, 6 maggio, in videoconferenza. La seduta è stata dedicata al tema delle Dimostrazioni della poesia e si è discusso se e che cosa dimostri la poesia, toccando svariati problemi generali, dall’estetica all’interpretazione, dall’empatia all’avanguardia. Il dibattito è stato ampio, impreziosito dalla partecipazione in collegamento da Luigi Ballerini da New York e di Sandro Sproccati da Pontoise (Francia). Un cast internazionale. Si può riascoltare qui l’intera riunione:

Con questo terzo seminario termina il programma previsto per questo trimestre. Tuttavia, anche per fronteggiare le difficoltà delle iniziative culturali nell’attuale situazione, non è escluso che si possano prendere altre iniziative prima della piena estate: eventuali appuntamenti (sempre in videoconferenza) verranno tempestivamente annunciati nel sito e nella sezione della LUNA.

Primo programma della LUNA

L’iniziativa ha inizio! Sono in arrivo per la primavera i primi incontri organizzati nell’ambito della LUNA (Libera UNiversità Alternativa). Si comincerà con tre seminari dedicati alla poesia, che toccheranno questioni di base e avranno un carattere generale, anche per saggiare gli interessi dei partecipanti e confrontarsi sui successivi sviluppi dell’iniziativa. Il programma è questo:

I SUONI DELLA POESIA 4 marzo 2020:

LE FIGURE DELLA POESIA data da ridefinire

LE DIMOSTRAZIONI DELLA POESIA data da ridefinire

Gli incontri si terranno sempre alle ore 18, presso il Teatro Porta Portese (Via Portuense, 102, Roma), Sala Pasolini. Ingresso libero.