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Dal Lab-Oratorio di Carmine Lubrano

Oltre a un grande quaderno sulla Avanguardia permanente. Il sabotaggio barocco, che ospita interventi di Paolo Allegrezza, Francesco Aprile, Gaetano delli Santi, Giovanni Fontana, Sandro Sproccati, il sottoscritto e naturalmente l’autore-editore Carmine Lubrano, il Lab-Oratorio di “Terra del Fuoco” ha pubblicato altri due libri di rilievo: il saggio di Francesco Aprile, “Terza ondata”. Ieri e oggi: contesti e pratiche, e soprattutto un nuovo libro di poesie di Lubrano stesso, Yakamoz, smisturata maraviglia.
Quello di Lubrano è davvero un “poema interminabile” (come si legge a un certo punto, «questo libro che non sa ultimarsi mai»). Complice l’impaginazione, non si è mai del tutto sicuri se ci si trovi in un nuovo componimento o in una ulteriore sezione o continuazione. In ogni caso, sia come sia, il testo è sostenuto e continuamente ravvivato da una spinta inesausta, per così dire, erotico-verbale e dal ritmo di una affabulazione trascinante. Gli assicurano continuità concatenazioni associative di significato e di suono: le rime e le paronomasie liberamente dislocate (tipo: «un garbuglio congelato in pieno luglio / scompiglio a più non posso fesso nel fosso»). Continua a leggere Dal Lab-Oratorio di Carmine Lubrano

Avanguardia permanente e sabotaggio barocco

Dal Lab-Oratorio Poietico di Carmine Lubrano è uscito, con data gennaio 2023, un nuovo quaderno sulla Avanguardia permanente intitolato  Il sabotaggio barocco. In proposito, ricevo e pubblico volentieri questo intervento di Giulia Savino.

Amor Osa il trobar clus con la maraviglia della parola più bella
Amor Osa il sabotaggio barocco e da Leporeo ai Neapolitani
in vulva burrea ( Villa per Burri ) in verbarebus e la Sibilla
dall’antro : “ Jatevenne ! … “ disse

E se qualche anno fa Muzzioli scriveva : “ Lubrano si fa in tre
per l’Avanguardia “, per il nuovo anno , ecco che Lubrano si fa
in quattro e sempre per l’Avanguardia e con i botti ed i fuochi
pirotecnici , le lave incandescenti delle sue pubblicazioni :

e così il quarto volume del Lab-Oratorio
“L’Avanguardia Permanente”, dal titolo :“ il sabotaggio barocco”
scritta stampata in giallo paglierino, che campeggia in alto di
una copertina sontuosa e sensuale, calda ed accogliente e bella ,
bella assai ( bella come la rivista – TERRA del FUOCO – che
Marzio Pieri ci diceva : la più bella ).

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D’Ambrosio esagerato a Bookcity

L’editore milanese Fabio D’Ambrosio è in campo ormai da vari anni e ha al suo attivo diverse pubblicazioni di autori dei quali “Critica integrale” si è occupata variamente quali Gaetano delli Santi, Franco Falasca e Carmine Lubrano, nonché il sottoscritto. Si può affermare che D’Ambrosio sia uno dei pochi autentici editori rimasti, per due buoni motivi:
1) Ha scelto una politica editoriale. E precisamente in una linea di avanguardia. Non sto qui a ripetere e a riprendere il dibattito su questo termine discussissimo (il superlativo, per quanto brutto, ci vuole); lascio parlare lui, dal suo sito ufficiale, quando dice che «l’avanguardia, ORA, è la necessaria risposta alla catastrofe della modernità» ed «è gesto di comunicazione sociale e analisi critica». Ripeta pure il pensiero unico che la direzione è “sbagliata” , sarebbe in ogni caso eroico e ormai singolare un editore che procede con l’idea di trovare e se possibile formare il suo pubblico, invece di inseguire le mode e le previsioni di rientro.
2) I suoi libri sono sempre molto accurati e hanno sempre un intervento grafico che accompagna sulla stessa lunghezza d’onda la tendenza “divergente” del testo scritto.
Recentemente, Fabio D’ambrosio ha aperto uno spazio a Milano: si chiama “Oltre i ponti”, non solo perché si trova in zona Quarto Oggiaro, di là dalla ferrovia, ma soprattutto per significare l’oltranza, anche rispetto a tutte le mediazioni moderate (i ponti…).
In occasione delle manifestazioni milanesi di Bookcity, D’Ambrosio presenterà nel suo “cantiere” una fitta serie di incontri e diverse nuove pubblicazioni. Continua a leggere D’Ambrosio esagerato a Bookcity

Lubrano narratore e gli slittamenti del desiderio

In questo momento davvero effervescente e produttivo del suo percorso letterario Carmine Lubrano, oltre ai fascicoli di grande formato di “Terra del Fuoco”, tra i quali quello particolarmente impegnativo dell’antologia sull’Avanguardia permanente, ha pubblicato anche un suo testo di narrativa: ’O ciuccio ca vola, il romanzo di AnnArosa, sempre siglato dal Lab-Oratorio Poietico. E sempre accompagnato dalla impaginazione più eccentrica che si possa immaginare, che alterna parole e immagini, collages, caratteri diversi, spaziature e quant’altro cui l’estro dell’autore ci ha abituati. Romanzo, dice il frontespizio ed effettivamente il testo è scritto in prosa, sebbene subisca spesso la tentazione di andare a capo come la poesia e sia di certo fortemente imparentato allo stile poetico dell’autore. “Romanzo sperimentale”, rivendica Lubrano tenendo a distinguersi dai «contemporanei tutti attenti a confezionare “leggibili” insulse brodaglie illeggibili». Romanzo “anomalo”, dunque, e scrittura al confine dei generi. Continua a leggere Lubrano narratore e gli slittamenti del desiderio

Due postille sull’Avanguardia permanente

È un inizio d’anno alquanto “produttivo”. È uscito da poco anche l’annunciato volume su L’avanguardia permanente, per la cura di Carmine Lubrano nelle edizioni Terra del Fuoco, Lab-Oratorio Poietico. Il libro di grande formato e impaginato creativamente come un collage, si avvale di due introduzioni di grande spessore a firma rispettivamente di Marcello Carlino e Francesco Aprile. È una antologia trasversale che documenta i percorsi testuali di Gaetano delli Santi, Giovanni Fontana, Sandro Sproccati e dello stesso Carmine Lubrano con l’aggiunta del sottoscritto, a comprovare per l’appunto la permanenza dell’avanguardia, ovvero la resistenza nel tempo di un certo tipo di scrittura non omologata.
Non c’è manifesto e nessuna esclusione, bensì la voglia di promuovere un dibattito e di suscitare nuove e differenti aggregazioni. Continua a leggere Due postille sull’Avanguardia permanente

Fine d’anno con l’Avanguardia Permanente di Carmine Lubrano

Qualche giorno fa, “Critica integrale” ha ricevuto una lettera di Giulia Savino incentrata attorno al progetto di “Avanguardia permanente” di Carmine Lubrano, il quale ha da poco pubblicato altri libri del suo Lab-Oratorio per i tipi dell’editore D’Ambrosio, tra cui anche un secondo volume dell’Innamoramentum de la sposa barocca. La lettera fa il punto – in forma di ringraziamento plurimo – su tutta una serie di iniziative rivolte allo sperimentalismo e all’avanguardia che coinvolgono editori (oltre a D’Ambrosio anche dia·foria), autori, critici e ricercatori in un intreccio di proposte e di rilanci, per cui il bilancio dell’anno in scadenza si proietta verso quello incipiente in forma di progetto propositivo nonché augurio di felice produttività.

NOTIZIE DAL FRONTE
L’AVANGUARDIA PERMANENTE

MENTRE IMPERVERSA QUESTA STRANA INSULSA BRODAGLIA
QUESTA COSA MELMOSA E PUTRESCENTE CHE MOLTI SI OSTINANO A CHIAMARE POESIA
mentre varie accozzaglie antologiche e che si professano contro
“lo sperimentalismo d’avanguardia”
L’AVANGUARDIA NON MENTE NON SI SMENTISCE NON DEMORDE E NON FALLISCE

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