Per la rassegna Millenanni, la Casa Morra, Archivi d’Arte Contemporanea, ospita a Napoli tre giornate (6-7-8 maggio) dedicate a Giovanni Fontana comprendenti dibattiti, performances e filmati. Il titolo della rassegna, organizzata dalla Fondazione Morra in collaborazione con la Fondazione Bonotto, per la cura di Giuseppe Morra e Patrizio Peterlini, è Giovanni Fontana: prospettive epigenetiche.
Di Giovanni Fontana ho parlato in diverse occasioni qui su “Critica integrale”. Ma di recente ho anche pubblicato, per la collana “gli extravaganti” curata da Paolo Allegrezza per l’editore Vita Nostra, un libro interamente dedicato all’autore, costituito da una ampia introduzione complessiva che copre i vari campi di attività (scrittura in versi e in prosa, poesia visiva, poesia sonora e performativa) e da una antologia che esemplifica le diverse direzioni della ricerca di Fontana. Continua a leggere Giovanni Fontana: le nuove iniziative
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I testi per musica di Giovanni Fontana
Oggi, 25 maggio, viene consegnato a Giovanni Fontana il Premio Pagliarani alla carriera. Per festeggiarlo, pubblico la recensione al suo recente volume Controcanti.
Controcanti, pubblicato da Molesini editore, raccoglie i “testi per musica”, scritti in occasione di collaborazioni con i musicisti, progetti multimediali o performance. I brani raccolti sono numerosi e infatti il libro supera le 500 pagine. Come spiega Barbara Meazzi nel saggio introduttivo, vi sono compresi
trentacinque fra testi e pre-testi, pressoché tutti inediti, composti da Giovanni Fontana tra il 1991 e il 2017 e organizzati qui in sei sezioni: si tratta di parole per canzoni, progetti di voci video-poetiche, dialoghi per teatrini sonori o flash opera, tra cui una versione originale per l’ Histoire du soldat di Stravinsky; vi sono poi anche alcune straordinarie tracce di performance.
È un materiale che certamente contribuisce a completare la conoscenza di un autore che giustamente è stato definito “un classico dell’avanguardia”; e che, anche in assenza del completamento musicale che lo accompagnava, indica con evidenza alcuni valori artistici di fondo. Continua a leggere I testi per musica di Giovanni Fontana
Fontana, la voce che fa testo
La poesia sonora si può definire in generale come l’uso dei significanti avulso dai significati. Storicamente essa ha prodotto le sue provocazioni utilizzando “tratti soprasegmentali”, fonemi liberi o, in parole povere, “puri suoni”, con un esito certamente “antilogocentrico”, tuttavia recepibile sostanzialmente in ambito percettivo, cioè in chiave solamente estetica. Ma cosa succede se la poesia sonora punta al ri-contatto con i significati, ovverosia “riprende la parola” senza però perdere l’emergenza primaria della voce?
Risponde a questo interrogativo l’opera di Giovanni Fontana che della poesia sonora è un vessillifero riconosciuto e ne è anche stato l’illustratore (vedi La voce in movimento). E soprattutto fa testo (in tutti i sensi dell’espressione) la recente pubblicazione de La discarica fluente per opera delle edizioni [dia•foria. Perché qui la scommessa si fa più alta, in quanto non si tratta soltanto di reintegrare la parola nella sua interezza, ma addirittura di riavvolgerla nel contesto di un tema. Un tema di tutto riguardo, per giunta, che è precisamente, come si deduce già dal titolo, quello dei rifiuti e del loro smaltimento, quindi un tema da impegno civile, che sottintende un compito (l’ingaggio dell’engagement), che tuttavia viene assolto in modo tutto particolare e alieno da qualsiasi perorazione o lamentanza. Continua a leggere Fontana, la voce che fa testo
Fontana si fa in 4
A conferma di una “piena” attività, vitalissima e aperta su tutti i fronti, Giovanni Fontana ha pubblicato nel periodo recente, tra fine 2021 e il corrente anno, ben quattro libri, di diverso tenore e provenienza, ma tutti di forte spessore rappresentativo.
I titoli: Hic (Bertoni, novembre 2021) nella collana di Giorgio Moio con introduzione dello stesso, dedicato alle tavole visive; je sens [donc je son (Cipm & Dernier Télégramme, dicembre 2021) con prefazione di Barbara Meazzi, testo bilingue francese/italiano di sento [dunque suono, da una performance alla Mostra di Marsiglia; l’antologia Giovanni Fontana un classico dell’avanguardia (Agenzia X, marzo 2022), a cura di Patrizio Peterlini e Lello Voce, che aprono il libro con un interessante dialogo teorico, lasciando poi spazio ad un’ampia raccolta della critica sull’autore, edita e inedita; e infine Inventario (Milella, aprile 2022), con le introduzioni del curatore di collana Salvatore Luperto e di Carlo Alberto Augieri, cavalcata a suo modo autobiografica attraverso le fasi della formazione, maturità e sviluppo del poliartista.
La quantità di produzione corrisponde indubbiamente alla alta qualità di un autore che si muove tra poesia sonora e visiva, testo lineare, performance e quant’altro. Davvero un problema per il recensore, che dovrà a sua volta, “farsi in quattro”… Continua a leggere Fontana si fa in 4
Due postille sull’Avanguardia permanente
È un inizio d’anno alquanto “produttivo”. È uscito da poco anche l’annunciato volume su L’avanguardia permanente, per la cura di Carmine Lubrano nelle edizioni Terra del Fuoco, Lab-Oratorio Poietico. Il libro di grande formato e impaginato creativamente come un collage, si avvale di due introduzioni di grande spessore a firma rispettivamente di Marcello Carlino e Francesco Aprile. È una antologia trasversale che documenta i percorsi testuali di Gaetano delli Santi, Giovanni Fontana, Sandro Sproccati e dello stesso Carmine Lubrano con l’aggiunta del sottoscritto, a comprovare per l’appunto la permanenza dell’avanguardia, ovvero la resistenza nel tempo di un certo tipo di scrittura non omologata.
Non c’è manifesto e nessuna esclusione, bensì la voglia di promuovere un dibattito e di suscitare nuove e differenti aggregazioni. Continua a leggere Due postille sull’Avanguardia permanente
Seminario-incontro con Giovanni Fontana
Il 29 settembre (data fatidica: “Seduto in quel caffè…”) sono ripresi i seminari della LUNA con un incontro con l’autore. In questo caso – poiché andremo ad affrontare di qui alla fine dell’anno, il problema del rapporto tra l’avanguardia e le tecniche – il nostro interlocutore ideale era Giovanni Fontana, poeta sonoro, visivo, performativo nonché lineare. Con grande disponibilità Fontana, a partire da una ampia introduzione sulla storia delle sperimentazioni verbovisive, ha presentato il suo percorso, la sua poetica di poesia epigenetica e la sua multiforme e poliedrica produzione artistica.
Chi volesse seguire o riascoltare il seminario può recuperarlo con questa registrazione: