Nel 2023 (un “anno con il 3”) è caduto anche l’anniversario del Gruppo 70. Ebbene sì, malgrado il numero faccia pensare a una data diversa. Anzi, il Gruppo 70 può vantare di essere nato qualche mese prima del Gruppo 63 e la sua sigla è dovuta a una sorta lancio in avanti (per altro le attività collettive termineranno prima di quella data).
Il punto di partenza fu il convegno Arte e comunicazione, tenuto a Firenze nel maggio 1963 e i promotori furono soprattutto Lamberto Pignotti e Eugenio Miccini, accompagnati da altri artisti. Le manifestazioni del Gruppo, nel prosieguo degli anni Sessanta, si svolsero in parallelo con quelle del Gruppo 63, ma furono più spiccatamente rivolte alla sperimentazione verbovisiva e performativa. Ora una mostra presso la Galleria d’arte moderna di Roma a cura di Daniela Vasta (catalogo edito da De Luca Editori d’Arte) sotto il titolo La poesia ti guarda espone un rappresentativo manipolo di opere di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Luciano Ori, Roberto Malquori e Michele Perfetti. La mostra è completata da manifesti, pubblicazioni e documenti. Continua a leggere Gruppo 70 in mostra
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Pignotti su “Finzioni” di Giorgio Moio
Lamberto Pignotti riserva a “Critica integrale” la sua recensione al recente libro di Giorgio Moio.
Per Giorgio Moio, Finzioni – Interviste fantasma
«Se lo avessi voluto dire, l’avrei detto», disse André Breton a chi gli aveva chiesto di cosa trattasse una sua poesia surrealista. Bene. Giorgio Moio glielo fa dire.
«Di cosa si tratta?… Niente meno che di ritrovare il segreto di un linguaggio i cui elementi cessano di comportarsi come relitti alla superficie di un mare morto».
È una delle risposte falsamente autentiche e autenticamente apocrife che Moio, nelle sue Finzioni. Interviste fantasma fa dare a 49 personaggi gustosamente piluccati fra le più eterogenei delle categorie: letteratura, arte, filosofia, teatro, musica, politica… Continua a leggere Pignotti su “Finzioni” di Giorgio Moio
Pignotti molto prima
In merito al recente dibattito sulla “fine della critica” suscitato sul “Venerdì” di “Repubblica”, la cosa migliore mi è parsa l’idea di riprendere un intervento di una trentina di anni fa: come dire, “ve ne accorgete solo adesso?” Era il 1993 e il Premio Feronia al suo secondo anno di attività, nel mentre premiava Sanguineti per la poesia, delli Santi per la narrativa, Adonis e Zach insieme come autori stranieri, decideva di non assegnare il premio per la critica militante. Le motivazioni erano espresse a chiare lettere da questo articolo di Lamberto Pignotti su “Paese Sera”, che qui ripubblico con molto piacere con il consenso dell’autore.
IL GIUDIZIO DI REGIME
Manca in Italia la figura del critico militante
Ma quel personaggio che per abitudine viene chiamato “critico militante” esiste veramente o no?
Forse per esistere nel nostro paesaggio dovrà aspettare che qualcuno lo raffiguri, come è successo alla nebbia di Londra che, come ha detto Oscar Wilde, non c’era prima che Whistler la dipingesse…
Sta di fatto che il critico militante, quel critico che dovrebbe tempestivamente pronunciarsi sulle opere letterarie degne di una qualche attenzione che via via vengon pubblicate, appare a prima vista, qui in Italia, sempre più nebbioso. Poi, sforzandosi ben bene gli occhi, egli si rivela trasparente, e di fatto inesistente. Continua a leggere Pignotti molto prima
Lamberto Pignotti interviene su rivista e mostra dello Studio Varroni
Ricevo e pubblico volentieri un contributo di Lamberto Pignotti su una nuova rivista e una nuova mostra dello Studio Varroni.
Ritratti di autoritratti
Anno 1, numero 1, 1 gennaio 2021, “Senza titolo”, “Ritratti di autoritratti”, Immagini e Parole, rivista semestrale. Ideazione, progetto grafico e impaginazione di Piero Varroni… È il primo numero di una ponderosa rivista (cm. 33×25) di carta patinata? È una antologia di autori che si esprimono eterograficamente per «immagini e parole»? È il catalogo di un raffinato collezionista di opere eccentriche?
Macché… È una pubblicazione che scompiglia i riflessi condizionati del lettore abituale. «Ritratti e autoritratti, nel tema di questo numero – fa dire Piero Varroni in terza persona – sono gli estremi di un racconto: da una parte gli autori ai quali si è chiesto di rappresentare se stessi, mediante immagini e testi in cui maggiormente si riconoscono, per descriversi come artisti poeti e scrittori; dall’altra la rappresentazione-ritratto, concentrata in quattro pagine per ognuno, ottenuta con il materiale ricevuto, ricomponendo alcune tessere, a volte stravolgendo le priorità per crearne delle nuove, svelando lati ignoti all’autore stesso, lavorando sulle consonanze e sulle divergenze: una riscrittura con nuove prospettive di senso, provando a esplorare l’inesplorato, a togliere i vincoli dell’autoreferenzialità all’autoritratto e renderlo narrativo, conferendogli concettualmente le fattezze del ritratto. Il florilegio è qui, affidato alla carta della rivista, sotto i vostri occhi». Gli autori coinvolti in questo ricercato gioco di rispecchiamenti, in questa spericolata mise en abîme, sono J. M. Calleja, Gea Casolari, Klaus Dencker, Elmerindo Fiore, Giovanni Fontana, Anna Guillot, Lamberto Pignotti, Franca Rovigatti, Carlo Sperduti, Sergio Zuccaro. Continua a leggere Lamberto Pignotti interviene su rivista e mostra dello Studio Varroni
Politicità dello sperimentalismo: un intervento di Lamberto Pignotti
In risposta agli articoli su “Sperimentalismo” e “politicità“, ricevo questo intervento di Lambeto Pignotti, che pubblico volentieri. Che si apra il dibattito!
Non è raro, ed è anzi usuale, che quando si affrontano temi culturali e argomenti letterari in modo non proprio semplicistico e con qualche ripensamento, ci si trovi di fronte a reazioni di insofferenza o addirittura colpevolizzanti. C’è sempre qualcos’altro da fare, c’è sempre qualcosa di più impellente cui pensare. Chi se ne frega, ad esempio, della politicità della letteratura, di che cosa si intende con sperimentalismo, del giudizio di valore, del divenire dei rapporti culturali e sociali, eccetera, eccetera, dato che c’è la crisi economica galoppante, la situazione internazionale ingarbugliata, il terrorismo, la mafia, la droga, l’inquinamento, il coronavirus… Continua a leggere Politicità dello sperimentalismo: un intervento di Lamberto Pignotti