Nel terzo anniversario della scomparsa per ricordare Mario Lunetta la rivista online “Malacoda” ha aggiunto una sezione speciale (intitolata appunto Per ricordare Mario Lunetta) che, tra le altre cose, presenta la prima raccolta di poesie di Mario, Tredici falchi.
Oltre alla pubblicazione degli inediti teatrali (Teatro anatomico, edito da Fermenti con il concorso della Fondazione Piazzolla), della quale ho dato già notizia nel sito, sono previste nuove iniziative. Il Teatro di Porta Portese intende organizzare, nella prossima stagione, momenti di lettura e messe in scena, mentre si sta avviando la raccolta di tutte le poesie, di cui la presentazione dei Tredici falchi si considera la prima pietra.
Nella serata di oggi, ore 18, si svolgerà l’incontro online annunciato nella colonna di destra, con testimonianze, omaggi e letture di testi.
Riporto un piccolo brano dalla parte finale di Tredici falchi:
LEGGERE:
(singhiozzando)
ogni giorno per otto ore l’operaio
viene privato dalla sua autonomia:
la porta della fabbrica che egli varca
al mattino non è aperta a lui, ma
alla sua forza-lavoro,
(sorridendo)
i colleghi che incontra non sono
scelti da lui, ma dallo sfruttatore
di lui e dei suoi colleghi, gli strumenti
che prende in mano, non li prende in mano
per propria decisione, la pulizia che mantiene
non la mantiene nel proprio interesse,
le regole di sicurezza che segue non
riguardano la sua sicurezza,
(sogghignando)
il cibo che mangia, l’aria che respira, la
merda che caca, tutto ciò non è il suo
cibo, il suo respiro, la sua merda, MA LO È
PER IL CAPITALE
(con voce di farfalla, e mani esangui)
— precisando: peter schneider: si prega di
rinunciare agli applausi —
6-7-20