Per festeggiare il Primo Maggio ho pensato di recuperare una poesia di Paolo Volponi, quella che s’intitola La deviazione operaia. Ne ho fatto una versione a voce con un piccolo video che si può trovare nella sezione Katakino; in questa pagina, invece, offro il testo di sola lettura. Il testo è compreso nella raccolta Con testo a fronte (1986), che è quella più esasperatamente espressionista di questo autore; ed è quasi miracoloso come riesca a tenervi insieme il linguaggio tecnico della “gestione del personale” con i procedimenti della sua poesia matura, ad esempio la rima insistita. Si potrà riflettere, ovviamente, sui cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro rispetto alla fabbrica volponiana, però dubito molto che sia migliorata la sicurezza e la difesa della salute fisica, e che sia diminuita la logica del profitto privato a tutti i costi…
Ecco il testo:
La deviazione operaia
d è deviazione, in corsivo;
K, correzione del tempo minimo,
I è maiuscolo e straniero, divo
e regale nel giuoco, quindi punitivo
credibile, già visto e sentito.
d varia, oscilla, riprende, è vivo,
ma d è pur sempre confrontabile
con il livello generale produttivo specifico
e per ciascuno imputabile.
d su d per tutti gli operai,
come su uno nella settimana, per sempre, mai…
d su d per diversi reparti
o per uno soltanto, tutto, tre quarti.
La produttività viene misurata
in base alla produzione oraria di cottimo
(o al tempo pezzo di cottimo)
Cosí come la produttività programmata
risulta nell’ottimo
previsto dal sistema di determinazione
del tempo di cottimo di maggiore redditività
per l’Azienda.
Quindi il coefficiente K è
istituito in funzione di d.
d è in rapporto al TM,
tempo effettivo di lavorazione,
e anche al Tm semplice,
tempo impiegato dalla condizione
media degli operai.
N indica il numero dei pezzi prodotti
e T il tempo reale di produrli.
d può essere calcolato
anche in rapporto a segni come questi.
d compare sempre a lato
tremante di tutti i dati richiesti
come indice della deviazione
operaia dalla norma e dai testi;
d deviazione involontaria, fatica, disattenzione
e d deviazione volontaria: espedienti, pretesti
di conflitto, opposizione.
K non sempre è sufficiente
a riportare d nella media
o a livello di resa
almeno decente.
K per ogni caso renitente
di d passa a intestare la necessità
di una cartella inquirente.
K 1, K 2, K 3 ormai
indice di sociale pericolosità
oltre che di insostenibili guai
per il reparto, e per tutta la collettività
aziendale. Non sia mai
che un K 3 abbia la libertà
di circolare tra molti operai…
I K 1 seguite! I K 1 ciascuno
e a gruppetti compatibili, disposti ai
buoni suggerimenti, recuperi, raduno
ben visibile di mezzi operai
forse convertibili, anziani, qualcuno
stravagante fissato che alza lai
di ogni tipo, anche poetici, inopportuno
perfino con il sindaco il presidente la rai
i giornali la chiesa… K 1 + 1
cosí designi la sua doppia
identità di religioso civile tutt’uno
chiesa e partito città democrazia…
K 2 addurre alle dimissioni, all’opportuno
prepensionamento: che gli si dia
qualche soldo, un milione, uno
e un altro dopo un anno a garanzia
di soggezione controllo speranza a K 1
di ritornare per buona condotta e pulizia
nella ricerca di essere utile, ognuno
di tutti i giorni di quell’anno: non agonia
ma cura recupero salute in uno
unico sentimento di affezione e simpatia
per l’Azienda il lavoro il d meno di uno
per il TM piú basso del Tm «a mia»
a sua, cioè, personale misura et volumno
orgoglioso di produttore e maestria
di operaio fino artigiano scolaro alunno
di bravi e buoni maestri di una triarchia
di forte generosa autorità uno
ingegnere due chimico tre in sociologia
dottore… democratici ciascuno
alla mano anche con simpatia
umana tifo calcistico, veruno
vizietto comune, giudizio e profezia
concreti, reali che partono da uno
fino a un milione, dalla piú alta teoria
alla pratica piú vera tutti per uno.
K 3 sono rimasti in 21
e ora bisogna proprio cacciarli via,
espletare tutte le procedure e nessuno
motivo tralasciare qualunque sia
la relazione e a ciascuno
mandare la lettera che la burocrazia
ufficiale consente per ognuno
i fatti le colpe la ria
opposizione, il danno.
Intanto d diminuisce sotto l’affanno,
e Tm pareggia le punte di TM,
l’assenteismo piú non influisce
irrilevante per alcuna enne x enne
operazione; la massa alla sera defluisce
ordinata dai cancelli come perenne
valore flusso che si ripartisce
benefico storico solenne
per civismo per forza che contribuisce
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
dopo che ciascuno per proprio conto
ha stabilito lungo la giornata di lavoro
quale posizione dare al piede sempre pronto
ad azionare il pedale: ciascuno di loro
si avvale di un ripiano di un supporto
proprio, fatto a casa in singolo ristoro
con personale materiale e accorto
gradimento, fuori orario di lavoro.
(1976)