La LUNA di settembre

Si riparte! E ripartono anche i seminari della LUNA, con un programma autunno-inverno tutto nuovo. Ripartono, però, con qualche prudenza, per questo mese almeno ancora a distanza sulla piattaforma Zoom. I successivi incontri verranno comunicati più avanti con date e modalità ancora da fissare. Ma se le modalità sono incerte e in attesa di scioglimento il programma invece è già pronto. Sarà impostato sulla riflessione intorno all’allegoria, introdotta nel primo incontro attraverso tutta una serie di confronti teorici con le nozioni concorrenti (realismo, simbolo, personificazione) e con una discussione delle teorie più recenti, ad esempio il libro di Jameson del quale mi sono occupato abbondantemente in questo sito.
La data d’inizio sarà il 29 settembre (non ho resistito al richiamo di “Seduto in quel caffè”…), ore 17. Chi volesse essere incluso tra i partecipanti può iscriversi con il modulo presente nella sezione LUNA (colonna di destra).

Perché l’allegoria? È dall’inizio della mia attività con il gruppo dei “Quaderni di critica” (metà anni Settanta) che questa nozione mi è parsa decisiva e ho cominciato a studiarla, anche grazie all’aiuto dei compagni del collettivo. Maturando poi via via vari contributi nella rivista di Luperini intitolata per l’appunto “Allegoria”, fino al libro pubblicato con l’editore Lithos, del quale spero di fare presto una nuova edizione aggiornata. Perché il tema è infinito, l’allegoria attraversa la storia letteraria da cima a fondo, ha provocato un dibattito ricchissimo e importante, è caduta in disgrazia e si è risollevata, è stata travisata e recuperata, va probabilmente distinta nelle sue fasi antica e moderna, e via di questo passo. Allegoria per due motivi principali: il primo perché non esclude la partecipazione dell’intelletto nell’arte, ragione di condanna da parte di certe estetiche sentimentali, ma ragione di interesse in quanto tiene insieme le diverse attività umane, il cuore dalla testa. Il secondo motivo è il percorso indiretto del testo: l’allegoria dice non dicendo o parlando d’altro (allon agoreuo è la stessa origine del termine) e quindi salvaguarda la specificità dell’arte; anzi ‒ secondo alcuni ‒ la ricerca di un allegorizzante è fonte di grande creatività e non a caso spesso l’allegoresi si avvicina alla letteratura fantastica e vi sconfina.
Dopo questa introduzione generale, nei successivi seminari la nozione verrà messa alla prova su testi singoli e verrà discussa in incontri che saranno indicati prossimamente nel sito.

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