“Passages” per Mauro Ponzi

Ricordo con grande affetto la figura di Mauro Ponzi, che conoscevo fin dagli anni seguenti la laurea: eravamo insieme all’inizio degli anni Settanta nel collettivo dei “Quaderni di critica” e insieme a un altro grande “compagno dei Quaderni”, Aldo Mastropasqua – purtroppo lui pure scomparso prematuramente – ci scapicollavamo sui campetti di calcio, dopo il dibattito e gli studi.
Per ricordare Mauro è da poco uscito un bel volume, assai ampio, pubblicato dall’editrice Mimesis, che lo aveva a direttore di collana. Il titolo è Passages. Scritti in ricordo di Mauro Ponzi. In copertina reca una originale autocaricatura. I curatori sono Gabriele Guerra e Daniela Padularosa, suoi stretti collaboratori. E poiché Ponzi non era solamente un esperto germanista, ma un intellettuale e scrittore a tutto campo e a tutto tondo, il libro sorprende per la varietà degli interventi che lo costellano, tutti di grande interesse: ve ne sono non solo in tedesco, ma anche in francese, non solo di osservanza accademica e soprattutto nessuno ve ne è che manchi di un risvolto personale. Cosa insolita in un volume di omaggio è trovare continui riferimenti – di qualunque cosa si parli – a momenti di confronto, di stimolazione intellettuale, di coinvolgimento pratico, dove si dimostra come Mauro Ponzi producesse e facesse sorgere intorno a sé attività, occasioni di confronto e soprattutto entusiasmo.

Nelle pagine di apertura, i curatori così ricordano la sua pluralità di interessi:

In questo volume, insomma, si sono volute riunire sia le principali linee di ricerca che hanno caratterizzato l’attività scientifica di Mauro Ponzi, ma anche i suoi tanti mondi, espressi dalla presenza qui di amici storici e di giovani e meno giovani allievi, di compagni di avventura in senso politico, di colleghi disciplinari e interdisciplinari, di vicini del pensiero. Certamente ne avremo dimenticato qualcuno, ma nel caso di un personaggio come Mauro Ponzi, ciò appare davvero inevitabile: nondimeno ci vogliamo scusare con gli assenti — però siamo anche convinti che questa silloge permetta non solo di restituire qualche tassello della biografia intellettuale di Ponzi, ma anche di chiamarlo, ancora una volta, alla discussione e al confronto amicale.

E la pluralità si rispecchia anche nelle varie sezioni in cui il libro è organizzato:
– ETEROTOPIE contiene interventi sulla rivalutazione dello spazio, e perfino sulla geopoetica;
– SOGLIE, termine molto caro a Ponzi, esplora i punti di contatto, i passaggi, tra fenomeni e discipline;
– ANTICO E MODERNO, riprende i temi di Ponzi più rivolti all’indietro, per esempio Goethe;
– MELANCONIA apre a angolature benjaminiane (ma Benjamin, di cui Ponzi è stato profondo conoscitore fin dagli inizi, per poi dedicargli una Associazione di studio, Benjamin, dico, è un po’ dappertutto);
– NUOVI LINGUAGGI si estende verso il cinema e altre cose;
– PERSONALIA, infine, tocca l’attività creativa, in particolare la poesia e la traduzione.
Chiude una attenta bibliografia delle pubblicazioni.
Un libro, come si vede che, nella sua stessa mole (si avvicina alle 500 pagine) e complessità, attesta come le sollecitazioni di Mauro non siano cadute nel vuoto.

07/06/2022

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