Sotto le feste anche l’aristocritico si lascia contagiare dall’atmosfera e abbandona la sua solita spocchiosa acrimonia (se no non si vivrebbe…). Tuttavia non riesce a stare senza ragionare. Da ciò derivano queste quattro risposte alla fatidica domanda che tutti, a un certo punto, ci siamo fatti:
BABBO NATALE ESISTE?
- BABBO NATALE ESISTE. È una creazione immaginaria e quindi esiste né più né meno di quanto esistano le banche. Come le banche, Babbo Natale esisterà finché ci sarà qualcuno che crede nella sua esistenza.
- BABBO NATALE ESISTE. È il testimonial della festa delle merci, il vigile degli ingorghi circolatori del denaro, il gran maestro del surplus e il garante della soddisfazione consumistica, nonché il facilitatore de magnate tetraganassiche. La sua esistenza è, insomma, ben fondata sulla “base materiale” (per dirla con Marx, che gli assomigliava pure).
- BABBO NATALE ESISTE. Lo dimostrano i numerosissimi avatar circolanti in questi giorni. Non solo immagini fisse o mobili, non solo simulacri solidi o gonfiabili, ma anche personaggi in carne ed ossa, esseri alitanti e parlanti come tutti noi (semmai il dubbio verrebbe come mai essendo lui uno compaia contemporaneamente in tanti posti e con tanti corpi diversi…). Addirittura lo si vede, nella immagine in evidenza, a colloquio con il Presidente del Consiglio che evidentemente lo ha contattato per avere lumi su come apparire portatore di donativi piuttosto che di balzelli.
- BABBO NATALE ESISTE. Infine, l’argomento più probante è che i bambini ne godono e quindi hanno interesse alla sua esistenza. Ne godono anche gli adulti (lungi da me pensare che gli adulti godano della dabbenaggine dei bambini). Non si può negare il godimento; pazienza se proviene da un atto di circonvenzione.