È uscito il volume con tutte le poesie di Alfredo Giuliani. S’intitola semplicemente Poesie. È stato curato dagli esperti Luigi Ballerini, Federico Milone e Ugo Perolino. L’editore è Marsilio. Comprende, naturalmente tutte le edite, partendo dalla precedente edizione feltrinelliana Versi e nonversi e proseguendo con le raccolte della seconda fase, Ebbrezza di placamenti e Poetrix Bazaar. Poi sono state reintegrate le poesie della primissima raccolta, Il cuore zoppo, non più ristampate, come pure le varie poesie sparse e disperse (ad esempio quelle date ai libretti di artista di Cosimo Budetta e anche quelle inserire nell’“Almanacco Odradek”, curato a suo tempo da me con Lunetta e Sproccati). Non basta: sono aggiunti testi inediti tratti dalle carte del Centro Manoscritti di Pavia e vi si trova, tra le altre cose, quel testo a più mani che si situa all’origine dei Novissimi, scritto con Balestrini e Porta come reazione a una retrospettiva di Schwitters. In mezzo al volume, spiccano le riproduzioni vivacissime delle poesie visive, stampate su carta patinata. Insomma, un’opera che più omnia non si può. Continua a leggere Tutto Giuliani
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Una recensione di Marco Buzzi Maresca sulle poesie di Antonio Perozzi
Ricevo e pubblico volentieri una recensione di Marco Buzzi Maresca al libro di poesie di Antonio Francesco Perozzi, Essere e significare. Si tratta della raccolta di un giovane autore che è interessante seguire (per parte mia, ho scritto l’introduzione al libro).
Marco Buzzi Maresca, Un poema spoematico
Il passaggio da un semplice assaggio di lettura alla dialogica innestata dalla presentazione in pubblico ha stimolato in me il desiderio di dire qualcosa a proposito del denso tentativo poetico di Antonio Francesco Perozzi, Essere e significare – poema (Oèdipus, 2019).
Il testo e l’operazione in generale si pongono un obiettivo piuttosto ambizioso, ossia interrogare l’interrogabilità stessa dell’essere, ancor prima della sua dicibilità.
E diciamo, in un certo senso ‒ attraverso una fusione a freddo, cioè a una tetragona e ossessiva decostruzione (prima e oltre che degli strumenti, del linguaggio e della retorica) del decostruzionismo stesso ‒ si pone l’obiettivo di attraversarlo e superarlo, per costruire nel nulla, per ossimorica che possa sembrare l’operazione. Continua a leggere Una recensione di Marco Buzzi Maresca sulle poesie di Antonio Perozzi