Deviare dalla retta via è sempre qualcosa di riprovevole. Così quando la digressione deroga dall’ambito narrativo prefissato e prende una strada diversa cambiando di ambiente, di personaggio o di situazione è probabile che il lettore si interroghi, ma cosa sta succedendo qui? Se quello narrativo è un “contratto”, allora la digressione ne è la rottura, sottoponibile a reclamo.
Non si tratta di una semplice pausa. Indubbiamente anche la descrizione sospende l’azione, ma è giustificata dal fatto che senza di essa non potremmo capire dove i fatti si svolgono o chi ne è l’agente e quindi si configura come un essenziale supporto alla comprensione e aiuto a immaginare mentalmente il teatro dell’azione (sebbene sappiamo bene che i lettori più frettolosi la “saltano”). Anche gli inserti riflessivi o i commenti del narratore possono essere percepiti come un rallentamento e tuttavia anch’essi non sconvolgono l’assetto narrativo, per quanto aprano una finestra su qualcuno che sta considerando la storia dal di fuori. La digressione narrativa fa di peggio, in quanto non si limita a sospendere la linearità del racconto, ma la sostituisce con una linea alternativa. La digressione è a rischio di sperdimento. Continua a leggere Elogio della digressione
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Un intervento di Antonino Contiliano sull’Infinito di Leopardi
In questi giorni gira in TV un orrendo spot con una banalissima lettura dell’Infinito. Risolleviamoci con questo saggio breve inviato da Antonino Contiliano.
E se un giorno per l’infinito leopardiano girasse “0 = ∞”, o “∞ ↔ 0”?
Se le grandezze evanescenti o infinitesimali della logica matematica hanno reso possibile e paradossale la scienza stessa dei numeri e della natura materiale delle cose, cui si applicano, e fino alla formula delle grandezze come «0 = ∞», è irragionevole logica estetica pensare (in analogia) di utilizzare la stessa formula concettuale per cogliere lo stesso potenziale informativo colto dal linguaggio della poesia con la logica paradossale degli stessi ossimori (preso, non preso; grande, non grande) che ne alimentano la creatività? Continua a leggere Un intervento di Antonino Contiliano sull’Infinito di Leopardi