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Lo dice Leopardi

Se avessi l’ingegno del Cervantes, io farei un libro per purgare, come egli la Spagna dall’imitazione de’ cavalieri erranti, cosí io l’Italia, anzi il mondo incivilito, da un vizio che, avendo rispetto alla mansuetudine de’ costumi presenti, e forse anche in ogni altro modo, non è meno crudele né meno barbaro di qualunque avanzo della ferocia de’ tempi medii castigato dal Cervantes. Parlo del vizio di leggere o di recitare ad altri i componimenti propri: il quale, essendo antichissimo, pure nei secoli addietro fu una miseria tollerabile, perché rara; ma oggi, che il comporre è di tutti, e che la cosa piú difficile è il trovare uno che non sia autore, è divenuto un flagello, una calamitá pubblica, e una nuova tribolazione della vita umana. E non è scherzo ma veritá il dire, che per lui le conoscenze sono sospette, e le amicizie pericolose; e che non v’è ora né luogo dove qualunque innocente non abbia a temere di essere assaltato, e sottoposto quivi medesimo, o strascinato altrove, al supplizio di udire prose senza fine o versi a migliaia, non piú sotto scusa di volersene intendere il suo giudizio, scusa che giá lungamente fu costume di assegnare per motivo di tali recitazioni; ma solo ed espressamente per dar piacere all’autore udendo, oltre alle lodi necessarie alla fine. Continua a leggere Lo dice Leopardi

VOCE & PAROLA

Parte “in presenza” il 22 novembre prossimo una nuova iniziativa in collaborazione con il Teatro di Porta Portese. Il titolo della serie di incontri è Voce & Parola e il sottotitolo recita: Percorsi nella poesia anomala novecentesca. Il progetto nasce dal tentativo presentare, senza spettacolarità e con mezzi minimi – la voce sola, in buona sostanza –  i testi della poesia novecentesca di tendenza, impegnata sul linguaggio e puntata sulla sorpresa e l’innovazione: avanguardia, sperimentalismo, ricerca, scegliete il termine che più vi aggrada. Puntare sulla “messa in voce” non significa, come oggi si pensa, scavalcare la mediazione della critica: la riflessione critica sarà a monte e ogni lettura scaturirà da una precisa scelta interpretativa e da una “scrittura della voce”, che verrà accompagnata dalle necessarie coordinate.
Ad ogni tappa verrà affrontato un singolo autore. Ma l’incontro inaugurale, dato il suo carattere d’apertura, avrà una struttura antologica e, sotto il titolo Dissonanze , presenterà testi di vari autori e autrici, accomunati dall’esperienza dell’esilio, dello straniamento e della controffensiva in versi. Vedere qui la locandina  con tutte le indicazioni per partecipare. Continua a leggere VOCE & PAROLA