I seminari della LUNA: “Accabadora” di Michela Murgia

Accabadora di Michela Murgia è stato il testo scelto per il terzo seminario del ciclo “Critica della narrativa”. Anche in questo caso si è cercato di produrre un’analisi dettagliata su vari livelli, a partire dai contenuti e dalle strutture narrative, passando per i tratti stilistici e retorici, per arrivare a determinare la cifra ideologica. Per quanto riguarda Accabadora, era palese la voluta coincidenza di alcune forme della cultura ancestrale della Sardegna con i temi attuali della famiglia allargata e del fine vita.
Chi volesse seguire il seminario può servirsi di questo link:

La prospettiva del seminario è stata quella di mettere provvisoriamente tra parentesi la figura e le opinioni pubbliche dell’autrice, icona della sinistra, per individuarne il profilo essenzialmente mediante la sua scrittura.
Il messaggio è evidente e condivisibile, il medium impiegato lo è assai di meno. Infatti, nel testo, si notano cedimenti alle modalità correnti del romanzo (capitoli brevi, empatia con i personaggi, ecc.) e soprattutto una macroscopica questione della lingua: il testo stesso afferma che nel paese tutti parlano il sardo, mentre noi che leggiamo li sentiamo tutti parlare in italiano. La scelta della traduzione esclude così la possibilità di un ponderato plurilinguismo…
Nel corso del dibattito sono emersi interessanti confronti con Verga, d’Annunzio e Pasolini. Sono stati inoltre affrontati i temi della religiosità, dell’irrazionale e della nostalgia del mondo contadino, che portano ad una sommaria condanna della borghesia e attenuano gli elementi pur presenti sul valore dell’istruzione.

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