Seguo la poesia di Jonida Prifti fin dai suoi inizi e, anche alla luce delle performance vocali, l’ho sempre interpretata non solo in chiave di contaminazione linguistica per l’intersezione tra la nativa lingua albanese e l’italiano acquisito, ma anche attraverso una considerevole ripresa dell’espressionismo. Una forte carica vitale che altera i linguaggi, si imprime in essi, li stravolge, li intensifica, li distorce.
Arriva ora in libreria una nuova raccolta: il titolo è Sorelle di confine, l’editore il milanese Marco Saya, la collana “Sottotraccia” curata da Antonio Bux, gli scritti di accompagnamento sono di Andrea Cortellessa la prefazione e di Pasquale Panella il congedo versificato in coda.
Il nuovo libro dimostra un’evoluzione, sia nella costruzione complessiva che per quanto riguarda le scelte di scrittura. Vediamo per ordine. Continua a leggere Jonida Prifti, la poesia del confine