Se dovessi scegliere per forza tra il tragico e il comico, allora mille volte il comico. Sarà che il mio interesse per la letteratura è cominciato dalla parodia; sarà che, in quanto critico, sto sempre con la letteratura “secondaria”; sarà quel che sarà, ma il tragico per me ha sempre avuto una coloritura troppo nobiliare, da alte sfere, in atteggiamento di sopracciò, mentre il comico proveniente dal basso e per lungo tempo ritenuto subalterno e di minor credito, possiede l’energia del ritorno del represso. Il tragico è legato allo spirito e all’ideale, mentre il comico è materiale e corporeo. Quanto agli effetti, le lacrime sono tutte nella testa, il riso è di pancia.
Detto questo, però, le cose sono sempre un po’ più complicate rispetto a una semplice scelta di campo. Continua a leggere Il tragico e il comico, di alcune complicazioni
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La critica di una volta – ma quale?
Su “la Repubblica” del 6/6/2024 è comparsa una intervista al critico americano Daniel Mendelsohn che lamentava il cattivo stato della critica letteraria attuale, ormai diffusa nella rete senza distinzioni di competenze e quindi affatto priva di autorevolezza. «Siamo invasi da critiche, o presunte tali – a domanda risponde l’intervistato, – di persone improvvisate, senza alcuna preparazione accademica. La parola chiave di questa nuova tendenza è self/auto». Non è un discorso nuovo: ma ad avermi colpito è stato il titolo della pagina, a grandi caratteri, “Non esiste più la critica di una volta”, perché mi sono chiesto: quale sarebbe la “critica di una volta”? Ho passato la mia vita di insegnante a spiegare agli studenti che c’erano sempre parecchi metodi in campo, mica uno solo, per cui volevo vederci più chiaro su quale “critica di una volta” qui vertesse il rimpianto.
Ho pensato allora di rivolgermi al libro che Mendelsohn presentava nell’intervista, Estasi e terrore, uscito alcuni mesi fa per le edizioni Einaudi, in modo da capire meglio e di confrontarmi a ragion veduta. Perché anch’io sono convinto della crisi della critica, ma forse non pensando alla stessa cosa… Continua a leggere La critica di una volta – ma quale?