Archivi categoria: Appello straordinario

I seminari della LUNA: Ricerca e conflitto

Dopo alcuni seminari dedicati agli autori dello sperimentalismo e della ricerca è parso opportuno, a partire dai buoni risultati, aprire un periodo di maggiori approfondimenti e di ulteriori verifiche. A tale fine si è prestato, intanto, un confronto teorico-terminologico sulle nozioni di “ricerca” e di “conflitto” in ambito di poesia.
Sembrerebbero apparentemente incompatibili, in quanto la ricerca dà un’idea di apertura, mentre il conflitto appare ripiegato nella reazione contro un nemico al quale rischia di finire per assomigliare. La ricerca è una funzione che qualsiasi poesia dovrebbe comunque avere, pena un insulso conservatorismo, mentre la conflittualità investe il campo “specifico” con l’esigenza di spezzarlo in due (chi di qua, chi di là) con una scissione diametrale.
Eppure: ci può essere ricerca senza conflitto? Come fa la ricerca a dichiararsi se non a petto di una “non ricerca” dalla quale esige di staccarsi?

Il seminario può essere seguito cliccando qui:

Continua a leggere I seminari della LUNA: Ricerca e conflitto

I seminari della LUNA: Jameson in lungo e in largo

Il semestre della LUNA si è chiuso con un seminario speciale interamente dedicato alla figura di Fredric Jameson. Come indica il titolo, Jameson in lungo e in largo, è stato affrontato l’intero percorso del saggista americano, dagli inizi degli anni Settanta alla scomparsa, avvenuta nel settembre dello scorso anno, passando per le citazioni delle opere principali e i problemi più acuti delle sue sempre sottili argomentazioni.
Un’opera mastodontica e complessa, senza dubbio, che ingloba e mette in comunicazione i diversi metodi critici (dallo strutturalismo alla psicoanalisi, dalla mitocritica alla decostruzione) sotto l’egida di un marxismo rinnovato e duttile che addita l’orizzonte imprescindibile della “storia dei modi di produzione”.
Chi volesse seguire l’intero seminario lo trova a questo link:

Continua a leggere I seminari della LUNA: Jameson in lungo e in largo

I seminari della LUNA: lo sperimentalismo com’è (parte 2)

La seconda parte del seminario sullo sperimentalismo com’è ha continuato a procedere, sempre per forza di cose su minime campionature, alla ricerca di percorsi e di segnali tendenziosi, tanto più difficili da rilevare in un’epoca che ha volutamente disimparato a pensare per tendenze.
Visto che non vengono ormai più, se non assai raramente, elaborate in gruppo e esposte in pubblico, ed anche le dichiarazioni di poetica vengono spesso evitate, non resta al critico volenteroso che ricavarsele da sé, le tendenze, per lo meno nella forma della “poetica implicita”.
La seconda parte della discussione sull’ipotesi di uno sperimentalismo odierno si è svolta partire da due relazioni: quella di Sarah Pierozzi ha presentato un raffronto tra Paradiso e Oggettistica, cioè le due opere recenti di Stefano Dal Bianco e Marco Giovenale; mentre quella di Federica Ruggiero si è spostata geograficamente verso un autore straniero, Ilya Kaminsky, attivo in USA ma originario dell’Ucraina, e il suo poema per frammenti intitolato Deaf Republic (Repubblica sorda).
Chi volesse ascoltare la registrazione dell’incontro, la trova su Youtube a questo link:

Continua a leggere I seminari della LUNA: lo sperimentalismo com’è (parte 2)

I seminari della LUNA: Lo sperimentalismo com’è (1 parte)

Il ciclo di seminari sullo sperimentalismo ha compiuto un passo avanti, forse fin troppo avanti. Infatti, finché ricostruiamo lo sperimentalismo negli anni Sessanta del Novecento e loro dintorni, siamo abbastanza sul sicuro. Abbiamo un contesto in cui la nozione si chiarisce e abbiamo autori che, bene o male, vi si riferiscono. Ma spostarsi sull’attualità è per forza di cose problematico. Di sperimentalismo nessuno parla più, se non in termini dispregiativi come se fosse soltanto una meccanica arida e priva di capacità inventive. È vero che negli ultimi anni si è sviluppato un dibattito pubblico, del quale “Critica integrale” ha dato notizia, attorno al termine “ricerca”, che allo sperimentalismo è imparentato; e che suggerisce, al posto della solita e abusata “emozione”, almeno un atteggiamento attento, una calibratura anche teorica, una certa diminuzione dell’individualità dell’operatore. È ugualmente vero, però, che “ricerca” indica un percorso non preordinato e quindi non potrà essere riconosciuto sic et simpliciter con l’ausilio di vecchie forme.
Per chi vuole, l’audio del seminario si ascolta a questo link:

Continua a leggere I seminari della LUNA: Lo sperimentalismo com’è (1 parte)

I seminari della LUNA: Lo sperimentalismo com’era

I seminari della LUNA tornano sul tema dello sperimentalismo, caro alla linea di ricerca di “Critica integrale”; e lo affrontano ora in due puntate con una nuova formula, quella del piccolo convegno con interventi programmati. Il primo incontro, sotto il titolo Lo sperimentalismo com’era, è stato dedicato a ripercorrere la fase storica del secondo Novecento in cui la nozione è stata impostata e ampiamente dibattuta. Anche aspramente avversata: infatti, per la sua stessa origine scientifica, il termine “sperimentalismo” è stato – dai fautori della concezione estetica corrente – ritenuto inadatto e inapplicabile alla intuitività e creatività dell’arte. Spesso in base a un equivoco: infatti, è erroneo ritenere che l’autore sperimentale si limiti ad applicare meccanicamente uno schema presupposto a priori; in realtà “sperimentare” significa al contrario non partire con un risultato già previsto, come invece fa proprio chi si affida a retoriche liriche tradizionali ben rodate.
Gli interventi di questo seminario hanno riguardato tre autori tutti e tre assai rilevanti: Pier Paolo Pasolini (che ha aperto il problema proponendo su “Officina” il neosperimentalismo); Edoardo Sanguineti (in rappresentanza del Gruppo 63, dove il termine è stato discusso in rapporto alla revisione della nozione di avanguardia); e Paolo Volponi (che in poesia ha avuto una fase di sperimentazione eccedente e sbalorditiva, per così dire, “fuori tempo”).
In realtà gli interventi – ascoltabili usando il link qui di seguito – si sono soffermati soprattutto sugli anni Settanta del Novecento.

Continua a leggere I seminari della LUNA: Lo sperimentalismo com’era

I seminari della LUNA: “Abel” di Alessandro Baricco

Il ciclo di seminari di “critica della narrativa” è giunto al suo termine (o al giro di boa, dipende da cosa si deciderà di fare in autunno) occupandosi di un romanzo recentissimo: all’uopo è stato scelto Abel, il “western metafisico” di Alessandro Baricco, con l’intenzione di capire, mediante l’analisi, le funzioni e l’ideologia di un testo che è stato definito fin troppo trionfalmente “un capolavoro”.
Intanto, dà molto da pensare la ripresa del western: un omaggio al cinema in cui il genere è molto più frequentato che non in letteratura? una sudditanza nei confronti della popolarità del tipo sceneggiatura anticipata? Un gioco postmoderno sul recupero del trash? Un nostalgico ritorno ai miti della giovinezza? Indubbiamente il western si presta all’epica dell’eroe solitario e quindi a una narrazione per così dire sovraesposta.
Chi volesse verificare lo svolgimento del seminario lo trova a questo link:

Continua a leggere I seminari della LUNA: “Abel” di Alessandro Baricco